Ci troviamo a Piazza del Popolo, in pieno centro, dove troneggia questa meraviglia, la “Basilica di Santa Maria in Montesanto” anche nota come “chiesa degli artisti”. Il monumento ha un ‘importanza rilevante, in quanto possiamo definirla come una delle opere urbanistiche più spettacolari del XVI secolo. Grazie a questa monumentale basilica e alla sua “gemella” Santa Maria dei Miracoli, la piazza è circondata da un’atmosfera barocca. Fu il papa Alessandro VII a volerne la costruzione, dedicate alla Vergine Maria, la loro funzione era quella di accogliere i pellegrini una volta entrati a Porta Flaminia.
Grazie alla posizione strategica della basilica vicino via del Corso, il luogo è una famosa tappa turistica per chi visita la città. La costruzione è avvenuta grazie al progetto di Carlo Rainaldi, e la supervisione dei lavori fu affidata a Gian Lorenzo Bernini. La bellissima cupola della basilica è dodecagonale ed è presente anche un campanile settecentesco, su disegno di Girolamo Theodoli. L’interno è dominato da eleganti stucchi bianchi e ha tre cappelle per lato.
Ma come mai la Basilica ha l’appellativo di “Chiesa degli artisti”? Fino al 1825 la Chiesa rimase appartenente all’ordine dei frati Carmelitani, ma successivamente passò nelle mani di Papa Leone XII che fece alcune opere di restauro. Dal 1953 Monsignor Ennio Francia ne prese il controllo e la trasformò nel luogo perfetto dove celebrare la Messa degli Artisti. La tradizione vuole che, dalla fine di ottobre alla fine di giugno, ogni domenica venga celebrata questa messa ed il lettore deve essere un attore. Da anni ormai al suo interno vengono celebrati i funerali di famosi artisti come Fred Bongusto, Bud Spencer, Fabrizio Frizzi, Gigi Proietti, Monica Vitti e Gina Lollobrigida.
Ma ora approfondiamo anche un po’ la sua gemella “Santa Maria dei Miracoli”. Per
La facciata è caratterizzata dalla presenza di un pronao rettangolare, coronato da un timpano, sul quale è possibile leggere il nome del benefattore della Chiesa, ovvero come per l’altra, il cardinal Gastaldi. Sulla balaustra esterna dell’edificio si ergono 10 statue che raffigurano santi e sante. Alla sommità dell’edificio si erge una cupola ottagonale, rivestita con tegole di lavagna, progettata da Carlo Fontana. All’interno della Chiesa al centro del pavimento è collocata una lapide circolare con lo stemma cardinalizio del cardinale Gastaldi; il medesimo stemma si trova anche nella controfacciata, sopra la lapide commemorativa che ricorda l’edificazione della chiesa.
A prima vista le due chiese sembrano esattamente uguali, ma guardandole bene si può notare le differenze. Papa Alessandro VII desiderava creare un punto focale per chi sarebbe arrivato alla Piazza, facendo ergere così due costruzioni simmetriche. L’architetto Rinaldi, però, aveva poco spazio a disposizione e non poteva creare le due strutture con lo stesso tipo di pianta e studiò bene come creare quest’illusione ottica differenziando cupola e forma delle due basiliche.
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